Giorno dodici. Voci

Stanno continuando le sessioni di voce, piano piano stiamo vedendo la fine dei pezzi. Parallelamente alla voce principale stiamo già registrando alcune voci secondarie, almeno per le parti già definite in preproduzione. Abbiamo deciso di concederci il piccolo lusso di fare alcuni esperimenti vocali direttamente in sede di registrazione.

Vi lasciamo con un video…


Giorno undici. Synth

Giornata dedicata a cercare suoni e sistemare parti ancora in dubbio.

Per le parti di tastiere e synth sono state utilizzate macchine diverse e vari plugin. Tra i sintetizzatori hardware abbiamo utilizzato un Yamaha Motif, una Novation ed un Dave Smith Mofo. Per alcuni suoni abbiamo riesumato una vecchia GEM S2 Turbo, utilissima su alcuni pad. Abbiamo fatto un largo uso di plugin per le parti più aggressive, spesso combinati con distorsioni e saturazioni.

Per i suoni di pianoforte ci siamo affidati a diverse librerie software per i suoni più classici, e in alcune parti abbiamo riscoperto lo storico pianoforte dell’ M1 Korg, spesso combinato con un delay. Gli archi ed i suoni orchestrali sono una combinazione di due diverse librerie che grazie ad approcci diversi ci permettono di ottenere una più ampia gamma di sonorità.
L’approccio all’elettronica è stato sempre di tipo creativo, evitando di appoggiarsi a preset e partendo quasi sempre da zero nella programmazione dei suoni. In particolare abbiamo utilizzato un approccio “vecchio stile” sfruttando i campionatori in modo creativo, manipolando suoni e rumori di varia natura con filtri, riverberi e distorsioni.

Giorno dieci. Chitarre acustiche e voci

Ultimo giorno per le riprese delle chitarre, si lavora sulle acustiche.

La chitarra acustica è stata ripresa con tre microfoni: un Neumann TLM103 puntato verso il ponte, un microfono a nastro più distante diretto verso il centro dello strumento e un microfono valvolare puntato sul manico intorno al 12 tasto, ad una distanza media. I tre segnali ci permettono di ottenere tre timbriche molto diverse tra loro, che potremo combinare in fase di mix per avere più attacco, corpo o brillantezza sul suono. Alcune parti ritmiche sono state raddoppiate per dare più spessore all’effetto percussivo della pennata.

Terminate la sessione di chitarra siamo riusciti a registrare le voci di un pezzo, “Dormi”, con tutti i cori. Eccone un sample…


Giorno nove. Chitarre e voci

 Oggi abbiamo terminato le chitarre anche se con qualche difficoltà nel reperire il chitarrista in pausa pranzo…

Le chitarre elettriche usate sono state una Fender Telecaster Thinline, una Crafter con pickups PRS e una Gibson Les Paul Standard. Gli strumenti avevano accordature differenti -standard, dropD e open G- e scalature differenti -0.09/0.46 e 0.10/0.46-.

Nel frattempo Fabio ha cantato altri due pezzi e per domani sono previste le acustiche.


Giorno otto. Chitarre e voci

Terzo giorno di chitarre, registrati solo due pezzi per dare spazio alle voci:

  • senza titolo
  • La sessione di prova

Per le voci ci basiamo sull’esperienza delle preproduzioni, in cui abbiamo avuto modo di sperimentare diverse combinazioni di microfoni e preamp sulla voce di Fabio. Dopo i vari test, decidiamo di puntare su un microfono valvolare ed un preamp Lake People dal carattere abbastanza neutro, che si sposa bene con il colore della valvola.

La ripresa viene effettuata in una zona della sala ripresa in cui abbiamo disposto a semicerchio vari pannelli fonoassorbenti attorno al cantante, un tappeto spesso per terra e un ulteriore pannello fissato al soffitto, creando una zona di quasi totale assorbimento acustico. Le cuffie utilizzate da Fabio sono delle Beyerdynamic DT-100, di tipo chiuso, per ridurre al minimo i rientri nel microfono.

Tutti gli interventi su EQ, dinamiche ed effetti verranno effettuati successivamente in fase di mix.


Giorno sette. Chitarre

Secondo giorno di chitarre, altri cinque pezzi registrati:

  • Cuore
  • Fantasma
  • Tangenziali
  • Noi
  • Non credi più

Abbiamo avuto qualche sfiga con le alimentazioni ma, con sommo orgoglio, ne siamo usciti vincitori.
Ci siamo anche cimentati in un po’ di sperimentazione con gli effetti, soprattutto creando degli ambienti particolari con riverberi a loro volta effettati.
Domani si inizia anche a cantare qualcosina…


Giorno sei. Chitarre

Siamo partiti con le chitarre, primo giorno di prese con quattro pezzi registrati:

  • Vivere immobile
  • La verità
  • Ad occhi chiusi
  • Dormi

Per le parti di chitarra abbiamo a disposizione una testata Vox e due casse 2×12, una Brunetti ed una Marshall 1936. Dopo alcuni test abbiamo scelto di utilizzare la Marshall per i distorti e di affidare alla Brunetti le parti clean e crunch. La sezione di preamplificazione è affidata ad un pedale Brunetti Overtone.

Le due casse sono quindi state microfonate in maniera diversa: sulla Brunetti abbiamo disposto un MD421 leggermente inclinato verso il centro del cono, e poco più distante un Neumann TLM103, puntato verso il centro. La combinazione restituisce due suoni piuttosto diversi che potremo poi miscelare in fase di mix: più scuro il MD421, più aperto sulle alte e profondo sulle basse il TLM103.

La cassa Marshall è stata microfonata con un SM-57 al centro del cono, ed un Beyerdynamic M160 a nastro sempre puntato al centro. Anche in questo caso abbiamo la possibilità di combinare il suono pungente del SM57 con quello più caldo e cremoso del M160.

Per separare i segnali delle due casse abbiamo disposto un paio di pannelli fonoassorbenti tra un cabinet e l’altro, in modo da evitare eccessivi rientri. Inoltre, utilizzando uno splitter abbiamo registrato sempre le parti dry, per eventuali reamp. Su alcune parti useremo parte della pedaliera di Umberto: un Microsynth Electro Harmonix, un booster Masotti ed un compressore MXR.

Un piccolo estratto -con audio pessimo- delle take di “Dormi“.


Giorno cinque. Basso e reamp

Oggi giornata dedicata al basso, elettrico e synth. Dopo aver effettuato alcuni punch-in su un paio di pezzi, siamo partiti con il reamp delle parti di basso.

Per i “non addetti ai lavori”: il reamp consiste nell’inviare un segnale “dry” precedentemente registrato (cioè preso direttamente dall’uscita di basso o chitarra), ad un amplificatore. In pratica si procede così:
  1. si registra il segnale dry tramite una D.I.
  2. il segnale registrato viene indirizzato ad un’uscita e mandato dentro un reamp-box (che serve a sbilanciare il segnale e adatta l’impedenza per l’ingresso dell’ampli)
  3. l’amplificatore magicamente suona come se il musicista fosse lì davanti.
registrazione del bassoLa ragione di tutto questo sbatti è semplice: in pratica, con il segnale dry è possibile scegliere infinite combinazioni di amplificatori/microfoni/effetti senza dover risuonare tutte le volte la parte. Inoltre, consente di registrare ad esempio batteria e basso nella stessa stanza mantenendo la separazione dei segnali e rimandando ad una fase successiva la microfonazione dell’ampli – ed è proprio questo il nostro caso. Teo e Phora hanno suonato assieme nella stessa stanza e le tracce di basso sono state acquisite in questo modo. Nel caso di un chitarrista la questione è un po’ più complicata ma probabilmente ne parleremo nei prossimi giorni!
Per quanto riguarda la microfonazione del basso, abbiamo usato un Electrovoice PL-33 per le parti pulite, ed un Beyerdynamic Opus 99 per i distorti, puntati verso il centro del cono ad una distanza di 20cm circa. Eventuali delay e modulazioni verranno aggiunte in fase di mix.
Abbiamo inoltre registrato tutte le parti di basso synth (un Dave Smith Mofo), facendole passare da un pre Audient Black per dare un po’ di colore al suono.
Sabato riposo, e domenica si inizia con le chitarre.

Giorno quattro. Editing batterie

Oggi giornata interamente dedicata all’editing della batteria: presto sarà il turno di bassi e chitarre e quindi è buona cosa sistemare piccole imperfezioni della parte ritmica prima di procedere con le altre registrazioni. Se ne sono occupati Davide e Teo, raggiunti da Fabio nel pomeriggio.

Ora, l’editing è un’attività estremamente noiosa e ripetitiva, ma che allo stesso tempo richiede un’attenzione costante, quindi l’unico modo per sopravvivere e non peggiorare ulteriormente la propria miopia è fare pause frequenti…E Davide e Teo non se le sono fatte mancare affatto. La giornata di oggi è costata svariati caffè, una scatola di cioccolatini assortiti (prima scelta ci si tratta bene), un pacchetto di Pringles, parte del “mezzo metro di kinder” gentilmente donato da Fabio.

Le numerose pause fuori dallo studio sono stata un’ottima occasione per socializzare con il cane Black, guardiano e attrazione turistica dello studio, che ormai considera la band come parte del suo branco.

E intanto abbiamo sistemato tutto quando, e domani si inizia con il reamp del basso, più alcune parti di synth di Phora.


Giorno tre. Basso, batteria, editing

Bruciando decisamente i tempi siamo arrivati al terzo giorno con tutte le batterie e gran parte dei bassi già registrati.

Gli ultimi due pezzi sono stati i più complessi per le riprese per via delle scelte artistiche che si sono intraprese, ma comunque con un po’ di tempo ed alcuni piccoli accorgimenti siamo riusciti a fare tutto.

Abbiamo già iniziato l’editing di qualche brano, sicuramente domani si lavorerà su quello.

Piccole note di folklore: Casale Monferrato è allagato, in collina ci sono piccole frane, Phora e Teo stavano per cappottarsi in macchina. Ma va tutto bene.